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Disturbi d'ansia

Il termine ansia, dal latino “stringere, soffocare”, indica uno stato di agitazione, tensione emotiva, apprensione e irrequietezza. I sintomi fisici dell’ansia possono essere palpitazione, tachicardia, tremori, sudorazione eccessiva, mal di stomaco, nausea e secchezza della fauci: è come se il corpo si preparasse all’attacco o alla fuga davanti una minaccia. Questo è quello che accomuna l’ansia alla paura, con la differenza che l’ansia non ha un contenuto specifico e anticipa una minaccia futura, che può essere reale o percepita. La paura invece è la risposta a una minaccia imminente ed ha sempre un oggetto. 

L’ansia, spesso, non costituisce un disturbo a sé, ma può essere un “campanello di allarme” che ci dice che qualcosa non va. 

Tuttavia i disturbi d’ansia comprendono condizioni di paura e ansia eccessive, sproporzionate rispetto allo stimolo ansiogeno, che si manifestano frequentemente e hanno delle conseguenze sul funzionamento corporeo e psicosociale dell’individuo, generando malessere. 

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L’individuo vive in uno stato perenne di preoccupazione e ha difficoltà a controllarlo. L’ansia e l’apprensione sono associate a irrequietezza, affaticamento, tensioni muscolari e alterazioni del sonno. Gli adulti spesso si preoccupano per circostanze quotidiane come responsabilità lavorative, questione economiche o di salute dei familiari e dei figli. Tali pensieri non sono percepiti come maneggevoli, ma diventano insormontabili e si verificano frequentemente, a prima vista in mancanza di fattori scatenanti. 

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Un attacco di panico è una reazione di ansia imprevedibile senza che ci sia uno stimolo o un evento stressante significativo. La persona che ne fa esperienza descrive l’attacco di panico con sintomi somatici, che somigliano a quelli di una crisi cardiaca. Per questa ragione molti pazienti cercano aiuto recandosi al pronto soccorso, sviluppando successivamente un disturbo da ansia di malattia (ipocondria) secondario. L’attacco, tipicamente, dura dai 5 ai 20 minuti ed è quasi sempre caratterizzato sia da sintomi somatici (per esempio respiro corto, tachicardia, sudorazione eccessiva, vertigini, nausea) che psichici (sensazione di perdere il controllo, paura di morire, derealizzazione, depersonalizzazione). 

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